Cathleen Schine
Le disavventure di Margaret
Fabula, 112
1998, 3ª ediz., pp. 310
isbn: 9788845913877
I numerosi lettori della Lettera d’amore già sanno quale scompiglio possano gettare, anche nell’esistenza più ordinata, poche righe lette per caso. Qui siamo invece chiamati a constatare gli effetti devastanti che la scoperta di uno scandaloso manoscritto libertino può avere sull’equilibrio sentimentale e mondano di una giovane, svampitissima intellettuale newyorchese. Entriamo così nella doppia vita di Margaret, che di giorno traduce per noi le incantevoli avventure della Nipote di Rameau, la sera partecipa con estremo disagio alle cene dell’intelligencija (senza mai ricordare né il nome del suo interlocutore, né il titolo di un solo suo libro, né, peraltro, cosa lei stessa abbia sostenuto nel saggio che l’ha resa quasi famosa), e la notte tenta con irresistibile goffaggine di ripercorrere l’apprendistato amoroso della sua disinvolta eroina settecentesca. E proprio l’incauta sovrapposizione fra una persona alla disperata ricerca di un romanzo e un personaggio romanzesco innesca una vicenda che riesce a essere, insieme, una sottile meditazione sulle idee (e sui loro imprevedibili rapporti con la carne), un aereo esercizio di stile e una farsa in piena regola, con il necessario, forsennato corredo di equivoci, atti mancati e gaffe. In altre parole, la conferma definitiva che con Cathleen Schine è nata una stella della sophisticated comedy contemporanea.
Le disavventure di Margaret è apparso per la prima volta nel 1993.