Benedetto Croce
Filosofia - Poesia - Storia
Pagine tratte da tutte le opere a cura dell’autore
La Nave Argo, 3
1996, pp. CXIV-1694
isbn: 9788845912467
Con questa antologia crociana fu inaugurata nel 1951 una collana di grande respiro e duratura fortuna: «La letteratura italiana. Storia e testi», promossa da Raffaele Mattioli e edita da Riccardo Ricciardi. La particolarità del volume era data dalla sua insolita composizione, ovvero dal fatto che si trattava di «Pagine tratte da tutte le opere a cura dell’autore»: una auto-antologia, insomma, concepita da Croce, allora ottantacinquenne (si sarebbe spento l’anno seguente), come una sistemazione complessiva del suo pensiero e quasi come un testamento teoretico e spirituale. Il messaggio che il filosofo intendeva qui trasmettere alla sua epoca e ai posteri era quello di uno «storicismo assoluto», da lui inteso però quale «risoluta affermazione di umanesimo», quale sforzo «unicamente rivolto a sempre più e meglio intendere l’uomo interiore, lo spirito». In tal senso, «tutto il bene, il più alto e puro, a cui l’uomo aspira, si ritrova nell’uomo stesso, come solo può trovarsi, in drammatica e dialettica lotta con le forze che interiormente gli si oppongono e che segnano il ritmo della sua perpetua ascesa». Se l’esercizio di questa dialettica eterna – di cui sono frutto la verità e la libertà, la poesia e il bene – dovesse mai interrompersi, si spegnerebbe di conseguenza la luce dello spirito in cui l’uomo consiste.
Così, lo storicismo e la sua filosofia, l’appello alla ragione critica e alla «religione della libertà» sono nel Croce di questa silloge, più che in ogni altra fase della sua lunga vicenda di pensiero, una professione di alta moralità, alla cui luce vanno lette anche le pagine mirabili di analisi letteraria, poetica e storica che l’antologia comprende.