Vladislav Vancura
Il cavalier bandito e la sposa del cielo
Biblioteca Adelphi, 334
1997, pp. 176
isbn: 9788845912238
Rudi briganti e brigantesse di nobile lignaggio, fra cui Mikolá, lindomito cavalier bandito; un giovanissimo e sprovveduto conte dellImpero; Markéta Lazarová, «placida vergine» destinata alla vita del chiostro e dagli eventi tramutata in «splendida amante»; un tenace e ambizioso capitano del Re che dallassolvimento del suo difficile compito di disinfestare dai briganti le strade regie si aspetta lagognato titolo nobiliare. Sullo sfondo, una fosca Boemia feudale. Questi personaggi, questi luoghi si intessono in una storia di agguati e di sortite, di ammazzamenti e di battaglie, in un epos di amore e morte in cui la voce narrante ha il timbro dellantico cantastorie, come anche il suo pathos e la sua virtù di onnipresenza. E anche là dove laffabulatore scopre il suo gioco, abbandonandosi a commenti e confronti che sono del narratore di oggi, sempre traspare la fascinazione per quellumanità violenta e sanguinaria, ma capace di intense passioni elementari.
Indiscusso maestro della narrativa cèca (a lui Kundera dedicò la sua tesi di laurea), stilista raffinato e audace sperimentatore, Vancura resta in Italia uno scrittore da scoprire. E per conoscerlo non cè forse occasione migliore di questo romanzo, dove la sua prodigiosa capacità di far rivivere asprezza e lirismo del Medioevo trova sostanza in una lingua sontuosa e composita, pronta ad accogliere ingredienti inusitati, come per esplorare le più remote potenzialità della parola.
Il cavalier bandito e la sposa del cielo (Markéta Lazarová) fu pubblicato a Praga nel 1931.