Muriel Spark
La ballata di Peckham Rye
Fabula, 92
1996, pp. 155
isbn: 9788845912023
Pubblicato nel 1960, ai tempi delle più pensose e tediose divagazioni sulla «letteratura industriale», questo romanzo le doppiava fulmineamente con uno sberleffo, proiettandosi in un paesaggio che molto somiglia a quello di oggi. Scandendo i tempi di una «ballata» sinistra ed euforica, la Spark ci racconta come la direzione di una fabbrica tessile ebbe la malaugurata idea di assoldare un «esperto in scienze umane» capace di «far andare a braccetto industria e cultura», di infondere «un’ampia visione del mondo» in impiegati e operai, infine di debellare l’assenteismo. Ma non fece i conti col diavolo, al quale compiti di questo genere sono quanto mai congeniali – oltre che produttivi di imbrogli, beffe, ricatti e occasionali assassinii. Con uno humour freddo e irresistibile, che si limita a mostrarci l’evidenza meccanica e incongrua dei comportamenti e delle parole, Muriel Spark si abbandona nella Ballata di Peckham Rye a un divertimento vizioso e lancinante, quasi un apologo che irride tutto, anche la propria morale.