Iosif Brodskij
Marmi
Piccola Biblioteca Adelphi, 347
1995, 2ª ediz., pp. 109
isbn: 9788845911149
Siamo in una prigione (una Torre vertiginosa) altamente sofisticata: tutto, dal vitto all’orario, dalle letture alla ginnastica, è artificio tecnologico – anche l’aria, gli alberi, l’odore della foresta. Due prigionieri: Tullio, un romano autentico, orgoglioso della sua cultura classica, della sua raffinatezza, e Publio, un barbaro con un passato da soldato, gusti elementari, appetiti immediati. Due uomini che vivono, con naturalezza, un doppio anacronismo. La loro asettica cella pullula di teste marmoree dei grandi poeti latini, Virgilio, Orazio, Properzio: sono i testimoni – e con loro la storia, l’Impero, la poesia. Una macabra ilarità domina il tessuto verbale. E, come nelle liriche di Brodskij, incessante e velocissima è la circolazione fra il quotidiano e il metafisico, fra gli scherzi da galera e le cose ultime. Questa volta in una cornice (la Torre) che è «Tempo puro», «nella sua variante, per così dire, incontaminata», «come nel vuoto».