«Maigret guardava Joris, e un lieve sorriso gli errava sulle labbra. Strano uomo! Per cinque giorni, non riuscendo a dargli un nome, al Quai des Orfèvres l’avevano chiamato “l’Uomo”.
«Era stato fermato sui Grand Boulevards mentre si aggirava in preda al panico fra gli autobus e le macchine. Lo interrogano in francese. Nessuna risposta. Provano con altre sette o otto lingue. Niente. E neppure il linguaggio dei sordomuti funziona.
«Un pazzo? Nell’ufficio di Maigret lo perquisiscono. Il vestito che indossa è nuovo, nuova la biancheria, nuove le scarpe. Dagli indumenti sono state strappate tutte le etichette. Niente documenti. Niente portafogli. Cinque bei biglietti da mille franchi infilati in una tasca».