Robert Louis Stevenson
LIsola del Tesoro
Biblioteca Adelphi, 229
1990, pp. 293, con ill.
isbn: 9788845907791
Ci sono rari libri che non solo appaiono perfetti in ogni tempo, in ogni età, in ogni situazione, ma che sembrano contenere in sé un qualcosa di più che va anche al di là della letteratura: sono libri che assomigliano alla felicità, come scrisse con formula memorabile Sciascia in Il cavaliere e la morte. LIsola del Tesoro è, di tutto questo, lesempio più illuminante. Chiunque fra i numerosissimi che lo hanno letto da bambini desidererebbe riaprirlo in un qualsiasi momento. Così abbiamo pensato a unedizione di questo libro che sia giusta per tutti e in tutti i momenti: presentando un testo innanzitutto tradotto con la massima perizia e precisione, e da uno scrittore, Lodovico Terzi; inoltre illustrato dal più grande illustratore di Stevenson, quel N.C. Wyeth capostipite di una straordinaria dinastia di pittori, dal figlio Andrew al nipote James, oggi operante. Tutto il resto dovrebbe essere soltanto la felicità della lettura di questo che è il modello ineguagliato di ogni romanzo davventura. Così potremo dire anche noi, aprendo questo libro: «Prua verso il mare! Al diavolo il tesoro!», e per tutti noi varrà lassioma che regge LIsola del Tesoro: «È lincanto del mare che mi ha dato alla testa».
LIsola del Tesoro, pubblicata in origine nella rivista «Young Folks», apparve in volume nel 1883. Le illustrazioni di N.C. Wyeth furono eseguite nel 1911 per la casa editrice Scribners di New York.