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Norman O. Brown

La vita contro la morte

Il significato psicoanalitico della storia

Traduzione di Silvia Besana Giacomoni

Saggi, 1
1964, 2ª ediz., pp. 419
isbn: 9788845903595

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SINOSSI

Questo libro, insieme a Eros e civiltà di Herbert Marcuse, ha segnato l’accesso a tutto quel pensiero anti-repressivo che si è sviluppato ampiamente negli anni Sessanta. Ma, oltre che per questo aspetto ormai in certo modo ‘classico’, La vita contro la morte continua a essere indispensabile anche per altre ragioni: è la più acuta, serrata, illuminante guida a Freud che si possa usare ed è forse l’esempio più felice di ‘critica della cultura’ che ci sia venuto da un autore americano.
Il punto di partenza di Brown è l’indagine psicoanalitica sull’uomo nella storia – sull’uomo, dunque, come «animale malato», secondo la formula di Hegel, soggetto e oggetto di una repressione degli istinti che si pone come fondamento della civiltà.
Il principio di realtà si presenta in questo processo come ultima istanza e invalicabile barriera. Ma la storia, nella prospettiva di Freud, ripresa qui da Brown eliminando tutte le edulcorazioni del neo-freudismo americano, è innanzitutto storia di un conflitto: fra principio di realtà e principio di piacere – e anche, nei termini dell’ultimo Freud, fra istinto di vita e istinto di morte, fra Eros e Thanatos.
Ora, per Brown, nella nostra società sempre più ‘civilizzata’ la lotta tra Eros e Morte minaccia di terminare con la vittoria di quest’ultima, poiché il conflitto istintuale scatena forze aggressive e distruttive nell’individuo stesso e nella società. In contrasto con la maggior parte dei neo-freudiani, i quali rifiutano l’idea di un istinto di morte e il pessimismo che ne deriva, per poi elaborare una forma artificialmente rosea di psicoanalisi e di diagnosi della civiltà, Brown affronta coraggiosamente il problema del male, della malattia dell’uomo, e non arretra di fronte a certe ultime logiche conseguenze del freudismo che, a prima vista, possono apparire paradossali e persino ripugnanti.
Ma Freud non era stato il primo a diagnosticare il «disagio della civiltà»: e Brown sa ritrovare, con sapienza e acutezza, molti fili che, nella storia del pensiero e dell’arte occidentali, si intrecciano naturalmente al discorso di Freud: in Bosch e in Boehme, in Swift e in Blake, in Nietzsche e in Rilke.
Nel rileggere il nostro passato, e individuandovi soprattutto queste sue punte visionarie, Brown riconosce che la nostra storia, dietro le palesi vittorie dell’istinto di morte, è stata anche abitata da un radicale disegno di liberazione, che a quelle vittorie si oppone frontalmente. E tutto il libro è dedicato a percorrere quel disegno, che poi proseguirà coerentemente nell’opera successiva di Brown, Corpo d’amore.
La vita contro la morte è apparso per la prima volta nel 1959.

Volumi dello stesso autore
Ingeborg Bachmann, Djuna Barnes, Roberto Bazlen, Thomas Bernhard, Mario Bortolotto, Norman O. Brown, Italo Calvino, Guido Ceronetti, René Daumal, Morton Feldman, Fleur Jaeggy, Pierre Klossowski, Karl Kraus, Giorgio Manganelli, Stelio Mattioni, Friedrich Nietzsche, Giuseppe Pontiggia, Sergio Quinzio, Giorgio de Santillana, Giuseppe Trautteur, Roberto Vigevani, Aby Warburg, J. Rodolfo Wilcock, Edgar Wind, Roberto Calasso, Alfredo Giuliani, Sergio Solmi, Robert Walser

Adelphiana 1971

Una raccolta di inediti di I. Bachmann, D. Barnes, R. Bazlen, T. Bernhard, M. Bortolotto, N.O. Brown, R. Calasso, I. Calvino, G. Ceronetti, R. Daumal, M. Feldman, A. Giuliani, F. Jaeggy, P. Klossowski, K. Kraus, G. Manganelli, S. Mattioni, F. Nietzsche, G. Pontiggia, S. Quinzio, G. de Santillana, S. Solmi, G. Trautteur, R. Vigevani, R. Walser, A. Warburg,...
Fuori collana
1971 / pp. 358 / € 0,00
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