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Reiner Kunze

Gli anni meravigliosi

Traduzione di Guido Smeducci

Narrativa contemporanea
1978, pp. 109
isbn: 9788845903458

Temporaneamente non disponibile
IN COPERTINA
George Tooker, Voice (1963).
SINOSSI

Reiner Kunze era considerato da anni uno dei maggiori poeti della Germania dell’Est. Ma è con Gli anni meravigliosi, la sua prima opera in prosa, che il suo nome ha raggiunto una notorietà internazionale (nel giro di un anno questo libro è stato tradotto in una decina di Paesi). E ciò non solo per la sottile bellezza di queste pagine: ahimè anche perché esse sono sembrate insopportabili alle autorità della Germania dell’Est: sicché, subito dopo averle pubblicate, Kunze ha dovuto abbandonare il suo Paese.
Gli anni meravigliosi raccoglie brevi racconti, apologhi, schizzi. I protagonisti sono spesso bambini o giovani, i quali vivono quelli che ufficialmente dovrebbero essere i loro «anni meravigliosi» in un mondo dove ogni meraviglia è bandita. La loro vita, anzi, sembra oscurata da potenze tetre, da divieti incombenti, che minacciano capillarmente ogni gesto. Con questa serie di vicende rapide, trasparenti, asciutte, tutte affidate ai piccoli tocchi, Kunze ha saputo tracciare, con il suo segno peculiare, delicato e fermo, e senza scegliere mai la via della denuncia diretta, un’immagine memorabile di un mondo soffocante, dove il fatto stesso di vivere appare, in linea di principio, punibile.
Con Gli anni meravigliosi nel 1977 Reiner Kunze ha ricevuto il Georg-Büchner-Preis, considerato il premio letterario più importante della Germania occidentale.

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