Lorganica combinazione di socialismo e democrazia va ben al di là dellambito dello Stato nazionale: è lelemento essenziale per lidentificazione dellEuropa occidentale, oggi «la regione più libera del mondo». In altri termini, per essere se stessa (per essere libera) lEuropa occidentale deve essere pluralista e saper integrare tutte le componenti politiche che ha sviluppato nella sua lunga storia, tra le quali un peso determinante ha il movimento socialista, comprendente oggi sia i partiti socialisti sia quelli comunisti. Daltra parte, il movimento socialista dellEuropa occidentale per essere se stesso (per essere libero) devessere anche democratico ed europeista. È questa la conclusione a cui arriva Silvio Leonardi alla fine del suo saggio, che infatti rappresenta una singolare ricerca di identità per quanto riguarda sia lEuropa occidentale sia il movimento socialista di questa regione del mondo. È una ricerca condotta con un metodo prevalentemente descrittivo e comparativo, che sviluppa accanto a quella della CEE la «storia parallela» del Comecon, cioè del processo comunitario avvenuto nellEuropa orientale. Ma dietro limpassibilità del metodo, la critica rivolta agli inadempimenti del processo comunitario europeo da una parte, e alle insufficienze del movimento socialista dellEuropa occidentale dallaltra, diventa via via più serrata.
LEuropa occidentale, per tanto tempo il centro economico e politico del mondo, è stata anche la culla delle concezioni universalistiche, divenute poi le ideologie dominanti del nostro tempo. Ma la salvezza dellEuropa occidentale, da quando non è più il centro del mondo, sta secondo Leonardi nel distruggere queste concezioni universalistiche e nel sapere assumere il suo ruolo regionale-continentale, alla stessa stregua delle altre regioni del mondo. Nello stesso punto di svolta si trova il socialismo, che ha sofferto delle stesse pregiudiziali universalistiche, e che ora deve liberarsene per essere veramente se stesso, perché, secondo Leonardi, socialismo «è prevalenza della politica sulleconomia, è guida cosciente di questultima, è sistema per la massima valorizzazione della persona umana, proprio in quanto è basato sullaccettazione e la valorizzazione delle differenze come elemento costitutivo di qualsiasi nuova sintesi politica e come premessa a nuove forme di equilibrio basate sul reciproco rispetto, che è veramente tale solo se è rispetto delle reciproche diversità».
Questa coincidenza filosofica dei due destini, quello dellEuropa occidentale e quello del socialismo, rappresenta il peculiare punto di vista di questo libro e la sua dimensione ideale, anche se lautore tiene a precisare di non aver scritto un trattato, ma semplici «considerazioni che non aspirano a essere né definitive né complete». Il lettore, tuttavia, percepirà chiaramente che questo saggio rappresenta un contributo originale al dibattito politico in corso nel mondo, e in particolare al problema delleurocomunismo, nozione che per Leonardi potrà acquisire una vera concretezza solo quando i vari partiti comunisti in causa riusciranno a sviluppare una politica comune verso lEuropa.
Un ulteriore interesse del libro sta nella ricchezza delle informazioni che offre sui processi comunitari CEE e Comecon, e anche nei documenti, in parte inediti in Italia, riguardanti questultimo, che sono riportati in appendice.