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Alfred Jarry

Essere e vivere

Guignol - L’Atto araldico - Ubu Re - Scritti sul teatro

Traduzione di H.J. Maxwell, Claudio Rugafiori
A cura di Claudio Rugafiori

Biblioteca Adelphi, 21
1969, 3ª ediz., pp. XLI-198
isbn: 9788845900556

Temporaneamente non disponibile
SINOSSI

In quell’immenso periodo che va dalla fine del secolo scorso alla prima guerra mondiale, nel quale i meno-di-trent’anni di oggi potrebbero fare scoperte emozionanti e trovare le radici più vicine, e finora sconosciute, di molti dei loro motivi e dei loro problematismi, Alfred Jarry (1873-1907) è una delle figure più sfaccettate e inafferrabili. Come Rimbaud e Lautréamont – ma diversamente da loro, ‘letterato completo’, secondo Thibaudet – Jarry si pone all’inizio di una ricchissima genealogia perpetuatasi a tutt’oggi attraverso Fargue, il surrealismo, Artaud, Daumal, il teatro dell’assurdo. Eppure egli è rimasto per molti un autore conosciuto in modo parziale, perché la massiccia presenza di Ubu Re ha messo in relativa ombra la vastità della sua opera, soprattutto i suoi sorprendenti romanzi, una miniera di estri e preveggenze. Restano così ancora intentati molti dei labirinti che egli aveva escogitato per sé e per i suoi lettori.
Preceduto in questa edizione dai testi che ne costituiscono ‘l’ontogenia’, completato dal suo corredo iconografico e seguito dagli scritti riguardanti il teatro, lo stesso Ubu Re può ora essere letto in una prospettiva più esatta. Dopo Ubu Re – non satira ma, come ha detto Alain, ‘Grande Commedia’ che crea una figura sempre attuale e senza tempo – Jarry dedicò i brevi e frenetici anni della sua vita, a un’attività letteraria ‘privata’ se così si può dire, fino al 1900, e in seguito, a un lavoro di professionista della letteratura come collaboratore di varie riviste (soprattutto «La Revue Blanche») e autore di romanzi su ordinazione (Messaline, Le Surmâle), fino alla sua morte, ultimo atto di una calcolata impresa di autodistruzione.
La raccolta che pubblichiamo vuol passare per diverse fasi e strati della produzione di Jarry, per arrivare, attraverso un percorso di opere qui integralmente tradotte, nella maggior parte, per la prima volta, a ricomporre nei suoi elementi fondamentali la maschera di Jarry, quell’immagine insieme artificiale e selvaggia, raffinata e brutale, – una maschera-corazza, secondo l’interpretazione datane da Sergio Solmi nel suo saggio introduttivo – deliberatamente costruita in un tessuto fitto e continuo tra gli scritti e la sua vita. Così si troveranno qui due romanzi di impressionante modernità, I giorni e le notti, teoria e pratica dell’allucinazione in un contesto antimilitarista che arriva a punte estreme di vera anarchia, e L’amore assoluto, autobiografia mitologico-blasfema. Quindi i fondamenti della Patafisica, ‘scienza delle soluzioni immaginarie’, svelati e occultati nelle Gesta e opinioni del dottor Faustroll, documento per capire l’epoca compresa tra Mallarmé e Apollinaire, tra Manet e Bonnard, che Jarry aveva saputo intendere, anche nel suo aspetto scientifico, con inquietanti prefigurazioni come quella, ad esempio, dei voli spaziali; poi Ubu incatenato con il tema ‘della schiavitù della libertà’ che assume il senso di una ribellione a ogni forma di autoritarismo, anche a quello di massa. Dopo una scelta di Speculazioni, indicative di quella zona marginale della sua opera che qui è stata di proposito trascurata, conclude l’edizione ‘una delle più prestigiose suites fantastico-logico-assurde’ di Jarry, il torso del romanzo La dragona, dove ‘la battaglia’, per la cavillosità di una disposizione geometrico-strategica, può far pensare a un Paolo Uccello rielaborato in stile cubista, mentre l’insieme mostra in filigrana il testamento ultimo di quel personaggio ‘segno dei tempi’ come disse di lui Schwob nel 1894, che doveva, per i posteri, chiamarsi soprattutto Père Ubu.

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Alfred Jarry

L’amore assoluto

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A cura di Claudio Rugafiori
Piccola Biblioteca Adelphi, 256
1991 / pp. 73 / € 8,00  € 7,60
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Piccola Biblioteca Adelphi, 256
1991 / pp. 73 / € 8,00  € 7,60
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Altre edizioni
Con questo libro si rivelò al mondo, nell’anno 1911, la scienza delle scienze, che tutte le altre ingloba e vanifica: la patafisica, «scienza delle soluzioni immaginarie», che si prefigge di studiare le leggi che reggono le eccezioni (quindi, in modo più o meno evidente, tutto) e di spiegare l’universo supplementare al nostro.
A cura di Claudio Rugafiori
Piccola Biblioteca Adelphi, 161
1984 / pp. 141 / € 12,00
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1984 / pp. 141 / € 12,00
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Alfred Jarry

Ubu

Ubu è ormai una delle rare figure indistruttibili del teatro, l’unica che in pochissimi anni sia riuscita ad allinearsi familiarmente ai grandi personaggi classici, intorno ai quali si crea una leggenda. Concepito negli anni 1888-1889 sui banchi del liceo di Rennes, dove Jarry, insieme a qualche suo compagno, ebbe l’ispirazione di un’epopea burlesca...
Traduzione di Bianca Candian
Piccola Biblioteca Adelphi, 57
1977 / pp. XV-190 / € 12,00  € 11,40
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Piccola Biblioteca Adelphi, 57
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La candela verde

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Traduzione di H.J. Maxwell, Claudio Rugafiori
A cura di Claudio Rugafiori
Biblioteca Adelphi, 21
1969 / pp. VIII-327 / € 0,00
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