Aggiungi alla wishlist Aggiungi alla wishlist Aggiungi alla wishlist
Condividi Condividi Condividi

Paolo Zellini

Breve storia dell’infinito

Adelphi eBook
2011, pp. 261
isbn: 9788845970252

€ 4,99
Estratto Estratto Estratto
Non disponibile Non disponibile Non disponibile
SINOSSI

«C’è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l’Etica; parlo dell’Infinito», così ha scritto J.L. Borges – e le sue parole stanno sulla soglia di questo libro, dove un matematico ha provato a ripercorrere, con eleganza, penetrazione e perspicuità, le vicende di questa categoria temibile, dalle origini greche sino alla ormai cronica «crisi dei fondamenti» del pensiero scientifico. Prima parola occidentale per designare l’infinito è l’ápeiron, il «senza limiti», quale appare già in Anassimandro. Ma l’infinito greco, dai Presocratici alla sistemazione aristotelica, proprio in quanto lo si riteneva un principio «divino, immortale e indistruttibile», viene maneggiato con estrema cautela nei procedimenti del pensiero discorsivo. E si tratterà sempre, allora, di un infinito potenziale, concepito nel segno della «negazione» e della «privazione» (la stéresis di Aristotele). La contesa tra il finito e l’infinito appariva dunque come una delle forme della contesa ultima fra tutte: quella fra l’Uno e il Molteplice. Il numero, sinonimo di misura e armonia, valeva in essa da misterioso punto di mediazione fra il limite e l’illimitato. Dalla Grecia antica a oggi la sequenza delle metamorfosi dell’infinito sarà vertiginosa. Lo svilupparsi della matematica vi s’intreccia con radicali mutamenti nel modo di concepire la realtà cosmica e mentale dell’infinito. A poco a poco vedremo delinearsi quella che è la grande attrazione e tentazione del pensiero occidentale: l’infinito attuale, che i Greci avevano schivato e ora viene ad assumere un ruolo sempre più centrale. Nell’ultimo, bruciante tratto di questa storia, che va da Leibniz a Bolzano e a Cantor, assisteremo a sempre rinnovati tentativi di «indicare in modo esplicito l’infinito con ‘qualcosa’», finché questo ‘qualcosa’ si rivelerà «suscettibile per di più di essere manipolato come segno tangibile della meccanica algebrica». Una soggiogante realtà cosmica si tramuta così in un esile segno sulla carta. Ma una volta giunti, con la teoria cantoriana del transfinito, alla fioritura di una specie inaudita della matematica, cominceranno immediatamente ad aprirsi le falle insidiose dei paradossi e delle antinomie, che metteranno in crisi i fondamenti stessi della scienza. Da questa crisi, in cui siamo ancora immersi, discenderanno le più rilevanti scoperte epistemologiche del nostro tempo. Zellini ha saputo raccontare queste trascinanti vicissitudini del pensiero unendo il rigore alla duttilità: ha seguito passo per passo l’evoluzione tecnica della nozione matematica di infinito e al tempo stesso l’ha riavvolta in quelle ricche speculazioni mitiche, teologiche, letterarie che da sempre l’hanno accompagnata. Così, in controcanto ai testi dei grandi matematici, incontreremo quelli di Musil e di Simone Weil, di san Tommaso e di Boezio, di Broch e di Florenskij. Dalla sconvolgente scoperta pitagorica dei numeri irrazionali allo horror infiniti che serpeggia in tutta l’antichità, dalle ardite teorizzazioni medioevali alla furia mistica di Bruno e di Cusano, dalle innovazioni scandalose (e fondatrici in rapporto alla scienza moderna) di Cartesio e di Leibniz sino all’abbagliante «paradiso» di Cantor (e alla subitanea cacciata da quel paradiso con la scoperta delle antinomie) e alle suggestioni attuali dell’«infinito aperto»: disparati, sorprendenti e nettamente disegnati sono i paesaggi speculativi che questo libro ci lascia attraversare. E Zellini ci farà da guida ogni volta con lucidità e passione, quasi fosse un odierno rappresentante di quel «Segretariato Terreno della Precisione e dell’Anima» che proponeva Ulrich nell’Uomo senza qualità.

Volumi dello stesso autore
Paolo Zellini

Il Teorema di Pitagora

Il più famigerato teorema della storia della matematica, che nessuno conosce.
Piccola Biblioteca Adelphi, 794
2023 / pp. 157 / € 14,00  € 13,30
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Piccola Biblioteca Adelphi, 794
2023 / pp. 157 / € 14,00  € 13,30
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Altre edizioni
Paolo Zellini

Discreto e continuo

La millenaria questione matematica del rapporto tra discreto e continuo.
Biblioteca Scientifica, 67
2022 / pp. 406 / € 28,00  € 26,60
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Biblioteca Scientifica, 67
2022 / pp. 406 / € 28,00  € 26,60
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Altre edizioni
Paolo Zellini

La dittatura del calcolo

Dieci riflessioni che affrontano un tema capitale.
Piccola Biblioteca Adelphi, 718
2018 / pp. 186 / € 12,00  € 11,40
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Piccola Biblioteca Adelphi, 718
2018 / pp. 186 / € 12,00  € 11,40
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Altre edizioni
Qual è la realtà dei numeri?
Piccola Biblioteca Adelphi, 696
2016 / pp. 258 / € 15,00  € 14,25
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Piccola Biblioteca Adelphi, 696
2016 / pp. 258 / € 15,00  € 14,25
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Altre edizioni