Romanzi in tre righe

Dalla «coppia diabolica» del noir francese, un claustrofobico huis clos in cui nessuno è ciò che sembra e ciascuno progetta di sbarazzarsi dell’altro.

Una discesa implacabile nella mente di un uomo dominato dalle sue ossessioni.

Un ritratto della «capitale magica d’Europa» e della sua cultura che è in realtà un affascinante autoritratto.

«Un intenso romanzo di Simenon ... ambientato fra le atmosfere fredde e nebbiose della Francia del Nord e il caldo molle e afoso di Panama» («Tuttolibri»).

Uno di quei libri in cui solo raramente si ha la fortuna di imbattersi. Un romanzo ammaliante, irresistibile, felice.

Il ritorno della «più perfida scrittrice europea» (Michele Masneri)

Nessuno come Simenon riesce a scavare nelle ombre e nei non detti della vita di coppia.

Come gli americani, diventati ormai «tutt’uno» con la loro auto, Simenon attraversa gli Stati Uniti – e ci offre della sua nuova patria un’immagine intima e ancora oggi affascinante.

L’aspetto più segreto di Irène Némirovsky – e una parte essenziale della sua opera.

Come e quando gli incubi di Lovecraft, le visioni di Philip K. Dick e l’inquietante matematica di Hilbert abbiano finito per diventare qualcosa che assomiglia al nostro mondo. O peggio, che lo è.