S.Y. Agnon
Nel fiore degli anni
Piccola Biblioteca Adelphi, 570
2008, pp. 104
isbn: 9788845922671
Una casa silenziosa e tetra – in uno shtetl ai confini dell’impero austro-ungarico –, dove aleggia un sentore di farmaci. Una donna ancora giovane, Lea, che ormai non lascia più la sua stanza e porta appesa al collo la chiave di un cofanetto che custodisce un fascio di scritti. Un marito instancabile e muto, che sembra non avere altro scopo nella vita che sacrificarsi per lei. Quando sente la morte vicina, Lea legge un’ultima volta quegli scritti prima di gettarli nel fuoco e fino a sera ne aspira il fumo. È attraverso gli occhi vigili e asciutti di Tirza, la figlia di Lea, che osserviamo questo indecifrabile teatro di ombre. E con lei ci interroghiamo, presagiamo il segreto che negli anni ha gettato sulla casa dei Mintz la sua tela di ragno: chi è Akavia Mazal, l’uomo cui, dopo un anno di lutto, il marito di Lea affida l’incarico di redigere l’epitaffio per la lapide? Perché al cimitero, il capo sulla pietra, il marito di Lea recita il kaddish stringendo la sua mano? «Un padre e una madre sono un uomo e una donna, un uomo e una donna – una sola carne. Perché dovrei rivangare i loro segreti di prima ch’io nascessi?» si dice Tirza. Eppure, come lei, non ci diamo pace – vogliamo sapere. Con il suo ritmo incalzante – ma scandito anche da attimi cristallizzati e quasi fuori dal tempo – e la sua lingua di biblica purezza, Nel fiore degli anni incanta dalla prima pagina all’ultima.