Kiran Desai
Eredi della sconfitta
Fabula, 183
2007, 2ª ediz., pp. 391
isbn: 9788845921407
Tutto comincia con un vecchio giudice che vive in una dimora cadente di Kalimpong, alle falde dellHimalaya orientale, col suo misero cuoco senza neppure un nome, e una cagna, Mutt, che del giudice sembra lunico amore. Ma questo terzetto in apparenza dimesso diventa, con larrivo della nipote del giudice, Sai, lepicentro di un terremoto narrativo le cui onde si propagano in ogni direzione e raggiungono ogni latitudine: dalla New York degli anni Ottanta, dove il figlio del cuoco lavora in una sfilza di ristoranti nascondendo al padre le miserie della sua avventura americana, alla Cambridge dei primi anni Quaranta, dove il giudice ha frequentato luniversità, allUnione Sovietica, in cui si è interrotto il sogno astronautico del padre di Sai. E nella stessa Kalimpong, mentre si concretano i presagi della rivolta nepalese, Sai intreccia col suo precettore, e futuro nemico, la più inevitabile delle passioni. Già da questi pochi fili si intuisce la ricchezza del sontuoso sari narrativo cui Kiran Desai ha dato la forma di un romanzo appassionante, terribilmente triste e brutalmente comico. E per una volta non serve soffermarsi sul fascino di una voce, e di un mondo intriso di dolore, perché la magia di queste storie tremendamente vere sta anzitutto nel loro elemento più ovvio, ma anche più raro: la prosa amara e calda in cui sono scritte.