Madeleine Bourdouxhe
La donna di Gilles
Fabula, 165
2005, 3ª ediz., pp. 148
isbn: 9788845919558
«Le cinque... Tra poco sarà a casa...». Tutto è pronto per accogliere Gilles: sua moglie non vive che per questo momento. E ora, «quando mancano pochi minuti all’arrivo di Gilles, Élisa è ridotta a un corpo privo di forze, tutto dolcezza e languore – pura attesa». Un perfetto idillio, la vita di Gilles e Élisa nella modesta casetta alla periferia di una città industriale del Belgio fra le due guerre. Quello che conta per Élisa, più delle sue stesse creature, è Gilles, e ogni cosa nella sua vita accade per lui e attraverso di lui. Anche il piacere: giacché Élisa «non concepisce per sé altra gioia che quella di averne procurata a Gilles». Così, il giorno in cui realizza che lui è diventato l’amante di sua sorella tutto crolla attorno a lei. Eppure sceglie di tacere, di sorridere, di sopportare in silenzio l’indifferenza di Gilles, il suo malumore, la sua scontentezza. Di sopportare che lui le faccia delle confidenze, che le parli del suo amore per l’altra, della sua gelosia. Aspettando che Gilles guarisca dal suo terribile male. Ma, allorché quel momento verrà, Élisa sarà ancora «la donna di Gilles»? In una prosa asciutta, che non cede mai alla facile tentazione del naturalismo, Madeleine Bourdouxhe riesce a trasmetterci il peso e la grazia di una devozione amorosa che si trasforma in una sottile, lancinante perversione.
Quando apparve, nel 1937, La donna di Gilles fu accolto come una rivelazione. La critica rifiutò di credere che fosse l’opera prima di una scrittrice appena trentenne, e Simone de Beauvoir elogiò pubblicamente l’autrice. Ed è stato questo romanzo, da allora sempre ristampato, ad assicurare a Madeleine Bourdouxhe una fama che il tempo non scalfisce – così come non ha mutato in nulla il fascino di questa perfetta storia d’amore.