Guy de Maupassant
Racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia
A cura di Alberto Savinio
gli Adelphi, 257
2004, 4ª ediz., pp. 306
isbn: 9788845919183
Guy de Maupassant, ci informa Savinio, «morì nel 1893 ma “cessò di essere lui” due anni avanti, nel 1891, cioè a dire nell’anno medesimo in cui Nivasio Dolcemare entrò nella vita». Ed è solo una di quelle «coincidenze astrali» che tanto piacciono al doppio letterario di Savinio, il quale ci propone qui una scelta di venti fra i più bei racconti di Maupassant, da lui stesso tradotti in una lingua magnifica, perfettamente all’unisono con la voce di colui al quale Stefan Zweig riconosceva «un senso quasi soprannaturale della misura». Un incontro, quello di Savinio con Maupassant, a dir poco esplosivo, dal quale sono scaturiti nel 1944 una traduzione magistrale e un saggio introduttivo di ampiezza inconsueta: Maupassant e «l’Altro», vale a dire uno dei suoi libri più felici e inafferrabili. Mai come qui, infatti, la scrittura di Savinio è stata tanto sapida e scintillante, in particolare nel gioco di rimandi ironici fra il testo e le note – e mai la faccia nera e nascosta dello scrittore francese è stata così acutamente messa in luce.