Henry de Montherlant
Le ragazze da marito
Biblioteca Adelphi, 395
2000, 3ª ediz., pp. 221
isbn: 9788845915642
«Niente è più difficile del persuadere una ragazza che non si ha nessun desiderio – ma proprio nessuno – di consacrarle la propria vita»: Pierre Costals, uomo «non d’amore, ma di piacere», scrittore insolente e sprezzante (e palese controfigura di Montherlant stesso), vive la sua inesauribile sete di donne sottoponendosi a una tortura delle più sottili, per sé e per le sue vittime: fa il giro delle case dell’alta borghesia parigina in cerca di una fidanzata, ben sapendo che alla fine rifiuterà tutte le candidate. Così soggiace al cerimoniale della visita ai genitori, così svaga la fanciulla nei modi prescritti, mentre scatena intorno a essa una furiosa e crudele commedia degli equivoci. La storia delle sue relazioni diventa in tal modo la cronaca di una lotta contro ciò che lui stesso chiama «l’Ippogrifo», ossia la Chimera su cui le donne montano «a ogni occasione per cavalcare in un elemento, l’assoluta irrealtà, in cui si trovano così a loro agio da diventare capaci di tutto». Duro e divertito come il Valmont delle Relazioni pericolose, impietoso come uno Chamfort e affilato come un La Rochefoucauld, Costals professa nei confronti del vampirismo sentimentale delle donne un distacco assoluto – e raramente il teatro dei sessi ha trovato un cronista altrettanto implacabile dell’autore di questo romanzo.
Le ragazze da marito è apparso nel 1936.