Nina Berberova
La sovrana
Piccola Biblioteca Adelphi, 362
1996, 2ª ediz., pp. 134
isbn: 9788845911903
Come Il giunco mormorante, ma scritto ancor prima, nel 1932, La sovrana è una storia fatta di piccoli tocchi crudeli, che lasciano il segno. Sullo sfondo, l’inconfondibile Parigi slavizzata, molle e malinconica, di cui la Berberova aveva il segreto. C’è un giovane russo emigrato, Saša, pieno di sentimenti e slanci confusi e informi, da una parte; e dall’altra Lena, «la sovrana», che ha pochi anni più di lui, «indipendente, distaccata, affascinante, lontana». La distanza fra i due è quella, enorme, che creano la ricchezza e la spregiudicatezza. L’incontro amoroso è breve, ma basta a sconvolgere il precario equilibrio del ragazzo. La felicità sfiorata aiuta a percepire la desolazione. Sono i timbri che nessuno sa far risuonare come la Berberova nelle sue miniature narrative.