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Zellig Harris

Linguaggio e informazione

Traduzione di Maurizio Martinelli
A cura di Giuseppe Trautteur

Biblioteca Scientifica, 21
1995, pp. 143
isbn: 9788845911583

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SINOSSI

Maestro riconosciuto, venerato, ma anche occultato, della linguistica americana (a lui si deve l’istituzione del primo dipartimento di linguistica, alla University of Pennsylvania), Harris ha sempre manifestato l’esigenza di introdurre la matematica nello studio della propria disciplina. Ed è una struttura matematica l’ordinamento gerarchico delle parole cui egli ricorre per dare conto della frase corretta e sensata. Inoltre (a differenza di quanto farà il suo discepolo Chomsky) Harris mostra costante attenzione per il significato: a sintassi e semantica, infatti, va a suo giudizio attribuito un identico peso. Ed è proprio tale atteggiamento che gli permette di gettare luce sugli aspetti irriducibilmente paradossali del linguaggio: questo strano oggetto dove un supporto altamente formalizzabile (la sintassi) sostiene l’efflorescenza dei significati, che sfugge tuttora alle gabbie formali.
Denso ma limpido, esaustivo pur nella sua brevità, questo libro è un compendio delle idee di Harris accompagnato da alcuni dei risultati che ne conseguono. In molteplici direzioni: dai princìpi generali della grammatica, che è l’impalcatura di ogni teoria linguistica, allo studio dei metalinguaggi e sottolinguaggi, al rapporto, infine, fra la struttura del linguaggio e l’informazione che esso veicola – tema insolito in linguistica e che apre ad altri ambiti di ricerca, quali la psicologia, le scienze cognitive, l’intelligenza artificiale.
Linguaggio e informazione è apparso per la prima volta nel 1988.

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