Gerald M. Edelman
Sulla materia della mente
Biblioteca Scientifica, 17
1993, 5ª ediz., pp. 428, 41 ill.
isbn: 9788845909771
«Siamo all’inizio della rivoluzione delle neuroscienze; alla fine, sapremo come funziona la mente, che cosa governa la nostra natura e in quale modo conosciamo il mondo»: sono le parole ambiziose e ferme che si leggono sulla soglia di questo volume. Di esse tutto si può dire, eccetto che siano infondate: con un’impressionante progressione, a partire dalle ricerche sul sistema immunitario, che gli valsero il Premio Nobel all’età di quarantatré anni, sino alla recente elaborazione degli artefatti Darwin I-IV, e in particolare dell’ultimo, denominato anche NOMAD, Edelman è riuscito a sviluppare una riflessione di vasta portata, forse l’unica che oggi possa pretendere di offrirci una prima sintesi della mente appoggiandosi alle indagini di una dozzina di discipline. E Sulla materia della mente è appunto il libro che finalmente espone e illumina, tentando di conquistare ogni lettore intelligente, lo stato ultimo e più complesso della sua teoria. Come ha scritto Oliver Sacks, «è un libro stupefacente per varietà e ampiezza tematica, che passa dalla filosofia alla biologia alla psicologia alla modellistica neurale e tenta di sintetizzare queste visioni in un tutto unificato». Molta strada rimane ancora da fare – e uno dei pregi di quest’opera è proprio quello di permetterci di misurarla –, ma è indubbio che con la ricerca di Edelman un passo decisivo è stato compiuto nell’impresa, che sembrerebbe ovvia se non fosse la più elusiva, di «reintegrare la mente nella natura».