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Jeremy Bernstein

Uomini e macchine intelligenti

Traduzione di Giuseppe Longo

Piccola Biblioteca Adelphi, 255
1990, 4ª ediz., pp. 239
isbn: 9788845907890

€ 16,00  (-5%)  € 15,20
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SINOSSI

L’intelligenza artificiale, prima di diventare un’immensa impresa di ricerca e innovazione tecnologica, quale è oggi, fu il nome di un oggetto sconosciuto attorno al quale ruotava il pensiero di pochi scienziati, isolati e testardi: primo fra tutti Marvin Minsky, l’uomo con il quale l’intelligenza artificiale ha finito per essere identificata.
Con grande grazia, capacità di divertire e abilità nell’esporre con la massima evidenza le questioni più complicate, Jeremy Bernstein ci introduce nella mente e nella vita di Minsky – e, attraverso di essa, intrecciando aneddoti e questioni teoriche, in quelle di Alan Turing, Kurt Gödel, John von Neumann, Warren McCulloch, e indietro sino a Babbage e a Leibniz, come risalendo l’invisibile catena dei pensatori che furono attratti dall’idea di una «macchina pensante». Questo libro appartiene alla specie rara di quelli dove si imparano molte cose senza quasi accorgersene: per esempio due amanti ci illustreranno il funzionamento della macchina di Turing e un barbiere che non poteva radere se stesso varrà da illustrazione del teorema di Gödel.

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«Chiunque non ne resti sconvolto incontrandola per la prima volta evidentemente non l'ha capita» diceva della meccanica quantistica Niels Bohr, uno dei suoi padri fondatori – mentre Einstein ne era piuttosto infastidito: "Dio non gioca a dadi col mondo». Certo è che, visti da vicino, i fenomeni quantistici pongono sconcertanti sfide...
Traduzione di Franco Ligabue
Biblioteca Scientifica, 52
2013 / pp. 202 / € 24,00
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