Friedrich Nietzsche
Epistolario 1869-1874
A cura di Giorgio Colli, Mazzino Montinari
Epistolario di Friedrich Nietzsche
1980, pp. XVI-746
isbn: 9788845903748
Con questo secondo volume dell’Epistolario di Nietzsche entriamo nella prima fase creativa della sua vita, quando il giovanissimo e brillante professore di filologia a Basilea si sente attratto nell’orbita di Wagner e comincia a elaborare quel libro rivelatore e sconvolgente che fu La nascita della tragedia. Al centro di questi anni intensissimi troviamo una data: il 22 maggio 1872, giorno in cui fu posata la prima pietra del teatro di Bayreuth (e tutta l’‘esperienza’ di Bayreuth è un po’ il motivo conduttore delle lettere di Nietzsche in questi anni). Prima di allora, assistiamo al tessersi dell’ «idillio» di Tribschen, il primo periodo di fervido avvicinamento fra Nietzsche e Richard e Cosima Wagner. Nel maggio del 1872, La nascita della tragedia era stata pubblicata da poche settimane – e le reazioni che avrebbe presto suscitato costrinsero Nietzsche ad abbandonare la carriera accademica. Dopo di allora, invece, appare per la prima volta in evidenza il Nietzsche «critico della cultura», che si dichiara nelle prime tre Inattuali, già segnate da quei motivi di attacco al mondo moderno che poi egli avrebbe sviluppato sino all’ultimo. E infine proprio in questo periodo l’ombra della malattia comincia a proiettarsi sulla vita di Nietzsche.
È dunque un intreccio complesso, delicato e ramificato quello che incontriamo in queste lettere. E anche qui, come sempre nell’opera del filosofo che più radicalmente di ogni altro ha spostato l’attenzione sul «chi parla» nel pensiero, la testimonianza della sua vita sarà preziosa – e parte inscindibile della sua opera.