Rinchiusa per venticinque anni in una camera buia, su un letto incrostato di escrementi e residui di cibo, ridotta a un fragile mucchio di ossa, circondata da insetti e da scritte deliranti incise sul muro, Mélanie Bastian fu liberata dalla polizia il 22 maggio del 1901 in conseguenza di una denuncia anonima. Il caso giudiziario che ne nacque, le accuse...
Traduzione di Gisèle Bartoli
Piccola Biblioteca Adelphi, 38
1976 / pp. 104 / € 12,00 € 11,40
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