Nel 1957 Genet indirizza a un giovane acrobata un ardente inno all’arte del funambolo e del Circo, gioco crudele – insieme «alla poesia, alla guerra, alla corrida» uno dei pochi che siano rimasti –, intreccio di audacia e perfezione, solitudine e follia, festa e morte. Ma in Genet ogni nucleo di pensiero sembra riverberarsi, rispecchiarsi...
A cura di Giorgio Pinotti
Biblioteca Adelphi, 339
1997 / pp. 221 / € 20,00
1997 / pp. 221 / € 20,00
Biblioteca Adelphi, 339
1997 / pp. 221 / € 20,00
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