Ivo Andrić
I tempi di Anika
Piccola Biblioteca Adelphi, 244
1990, 7ª ediz., pp. 130
isbn: 9788845907463
«In ogni donna c’è un diavolo che bisogna ammazzare o con il lavoro o con i parti o con tutte e due le cose» insegna un vecchio detto serbo. Ma Anika è un diavolo potentissimo che non si lascia domare e porta la rovina intorno a sé esercitando una sorta di magia erotica. Questo racconto, dove Andric ha dispiegato tutta la sua potenza di narratore, è la cronaca degli eventi tenebrosi che si svolsero ai «tempi di Anika». «Da quando era stata fondata quella città, da quando la gente nasceva e si sposava, non c’era mai stato un corpo simile, mai una simile andatura e un simile sguardo. Tutto ciò non era nato e non s’era sviluppato in rapporto con quanto lo circondava. Era capitato lì da chissà dove». Questo pensò Alibeg, governatore di uno sperduto paese della Serbia dove si era insediata la magia di Anika, colei che meditava «male e sventura come altri pensano alla casa, ai figli e al pane». Assistita da due cortigiane, nella sua casa discosta dal paese, Anika riceveva gli uomini, tutti gli uomini, e li incantava. Quel suo corpo mirabile era diventato un magnete che attirava a sé i sogni, gli odi e i desideri di un intero paese.